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Come e dove accarezzare il gatto
3 Novembre, 2020

Piccola guida per accarezzare il nostro (o altrui) micio nei punti giusti.

Accarezzare un gatto può apparentemente sembrare una cosa semplice, ma per i bambini o chi non ha molta dimestichezza con questi animali è importante sapere come fare e che cosa non fare per avvicinare e toccare un felino. Se accarezzati nel posto sbagliato o con troppa forza o velocità, alcuni mici possono agitarsi e per reazione potrebbero mordere o graffiare.

Il gatto deve avere il controllo dell'interazione: bisogna fargli capire che gli chiedi il permesso.

Ci sono alcuni punti dove è difficile sbagliare: le zone dove i gatti hanno le ghiandole odorifere sono perfette per essere accarezzate. Diffondere il loro odore permette di creare un ambiente per loro familiare, che li fa sentire felici e sereni.

Sapere dove toccarli e quando invece stare loro lontano, può aiutare a creare un rapporto che soddisfi entrambi.

Ecco quindi una sintetica guida alle carezze nei punti giusti.

 

Come accarezzare il gatto.

Fai in modo che il micio ti annusi prima di coccolarlo. Allunga una mano o un dito e dagli la possibilità di toccarti con il naso.

Se non mostra alcun interesse alla tua mano o semplicemente ti guarda con sospetto, per il momento accantona l'idea di accarezzarlo. Riprova un altro momento, quando il gatto sarà in uno stato d'animo diverso.

 

Se il gatto ti annusa la mano, miagola e poi si sfrega il mento, il lato della testa contro la mano o strofina il lato del corpo contro il tuo, probabilmente è disposto a farsi toccare. In questo caso apri il palmo della mano e accarezzalo delicatamente.

 

Non dargli pacche. Ad alcuni gatti piace, ma non a tutti, e se non sei abituato a stare con questi felini, è meglio non tentare questa tecnica, se non vuoi rischiare di ricevere un morso o un graffio.

 

Non sempre un gatto che fa le fusa è felice, quindi non fare l'errore di pensare che facendole non ti possa graffiare o mordere, in realtà potrebbe anche indicare che è infastidito.

 

A volte anche accarezzare un gatto che si sente bene può diventare eccessivo e persino irritante. Se non presti attenzione, il gatto può farti capire di fermarti dandoti un morso delicato. Spesso, però, manda diversi segnali sottili per indicare che non vuole più essere accarezzato.

 

Smetti di toccarlo se:

  • le orecchie si appiattiscono contro la testa;
  • la coda si contorce;
  • inizia a ringhiare o sibilare.

 

Sulla testa: decisamente sí!

Usa la punta delle dita e delle mani per strofinargli delicatamente il mento, soprattutto nel punto dove la mandibola si collega al cranio.

È possibile che il gatto metta pressione contro la tua carezza o che sporga il muso, in entrambi i casi sta manifestando piacere.

Concentrati nella zona dietro alle orecchie. Usa i polpastrelli delle dita e applica una leggera pressione in questa area. La base delle orecchie è un altro punto che emana odore per i gatti.

Se vedi che batte la testa contro di te significa che ti sta marcando come membro della sua famiglia. Se preme ripetutamente la testa contro di te, ti sta indicando che gli appartieni (e non viceversa!).

Accarezzalo sul muso, appena dietro i baffi. Se gli piace questa carezza, probabilmente noterai che ruota i baffi in avanti, come per chiederti di accarezzarlo ancora di più.

Quando il gatto ha preso un po' di confidenza, usa il dito medio per toccarlo appena sopra le labbra superiori, mentre con il pollice puoi circondargli tutto il muso e accarezzargli la parte superiore della testa. Ora hai ottenuto la massima intimità con il gatto.

 

Sul petto: sì.

 

Lo si può considerare come una continuazione del mento, e i gatti apprezzano i grattini sulla gola.

 

Sulla pancia: proprio NO!

Evitate come primo approccio di accarezzarlo in questo punto! Lo stomaco è una zona vulnerabile, dove si trovano tutti gli organi vitali, quindi molti gatti istintivamente mostrano i denti e gli artigli, se vengono toccati in questo punto.

Alcuni gatti provano piacere nel farsi toccare la pancia, ma lo interpretano come un invito a giocare in modo deciso o lottare catturando e graffiando con gli artigli. Tendono ad avvolgere i loro artigli intorno alla mano o al braccio, mordendolo e graffiandolo energicamente con le zampe anteriori e posteriori. Questo non è sempre un attacco; è una specie di "lotta simulata".

Se un gatto ti afferra con le sue zampe, stai fermo e aspetta che tolga gli artigli. Se necessario, prendilo con l'altra mano e tiragli delicatamente la zampa posteriore per sganciargli le unghie. I gatti spesso graffiano anche in maniera profonda, pur senza averne l'intenzione, se gli artigli restano incastrati. D'altronde usano le unghie per prendere e afferrare le cose, quando invece le usano per farti capire che dovresti smettere di muovere la mano, si fermano se ti fermi anche tu.

 

Sulle zampe: meglio evitare.

Molti gatti non amano affatto che vengano toccate le loro zampe, ma possono essere addestrati a questo con lo scopo di poter tagliare loro le unghie, impostando un lento sistema di ricompense successive.

Non giocare con le zampe del micio se non conosci bene il gatto e non sai con certezza se gli piace. Inizia semplicemente accarezzandolo per farlo rilassare, poi fagli capire che aspetti il suo consenso prima di toccargli le zampe, accarezzandone una alla volta con il dito.

 

Sulla schiena e sui fianchi: meglio di no.

A molti gatti dà fastidio essere accarezzati qui.

Se stai accarezzando il tuo gatto, è comunque una buona idea prestare attenzione ai cambiamenti delle sue reazioni alle carezze abituali. Una zona che normalmente gli piace potrebbe diventare dolorosa a causa di qualche nuova ferita o di altri problemi di salute. L'animale potrebbe emettere un miagolio di dolore o allontanarsi, addirittura graffiare o mordere, se lo accarezzi in una zona particolarmente sensibile.

I gatti che vivono all'aperto sono particolarmente inclini ad ascessi a causa di incontri con altri loro simili.

Se scopri una zona dolorosa o un ascesso, porta il tuo micio dal veterinario.

 

Sul fondoschiena: sí, ma con cautela.

La coda è una delle zone più sensibili del corpo di un gatto, oltre a essere un potente strumento espressività.

Puoi applicare una leggera pressione alla base della coda, purché usi molta cautela. Questa è un'altra area delle ghiandole odorifere e ci sono gatti che amano moltissimo essere toccati proprio in questo punto. Altri, invece, hanno l'abitudine di far scattare improvvisamente i denti contro la mano quando non desiderano che prosegui.

Se inizia a battere la coda su e giù o lateralmente, dovresti smettere di accarezzarlo perché probabilmente si sta irritando.

 

 

Articolo e grafica a cura di Marica Innocente

Fonte: Pippa Elliott | Veterinaria del Royal College of Veterinary Surgeons

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